ORTE – Nelle trasmissioni “Fatti e Commenti” e “Luce Nuova sui fatti”, in onda sui teleschermi di Teleorte e sui social dei due format web e tv, chi scrive e il collega Gaetano Alaimo, avremo come ospite l‘architetto Giancarlo Affatato, presidente e coordinatore nazionale di “Libertà e Democrazia”, la nuova formazione politica di orientamento cattolico.
A lanciare gli Stati Generali del movimento politico lo scorso 15 marzo a Roma l’architetto Giancarlo Affatato, Presidente e Coordinatore Nazionale di Libertà e Democrazia.
Su nostra sollecitazione il presidente Affatato ha spiegato che il nuovo partito nasce dall’esperienza del Forum della Dottrina Sociale della Chiesa, sotto la guida ecclesiale di monsignor Giovanni Fusco, che testimonia l’esigenza, da parte del mondo cattolico, di esprimere la fede nelle relazioni sociali e nel contesto politico, oggi più di ieri.
“Non è più tempo per gli uomini di buona volontà – ha dichiarato Affatato – di nascondersi o disperdersi in mille rivoli, per questa ragione e’ nato “Libertà è democrazia”.
Nel corso dell‘intervista sono emersi alcuni dei pilastri del pensiero politico che si prefigge la formazione politica di ispirazione cattolica: “in un mondo secolarizzato, che pretende di ignorare le radici cristiane della nostra civiltà, si mostra assolutamente indispensabile l’impegno dei cattolici in politica, per ritrovare la via dell’integrale valorizzazione della persona umana”.
Il movimento, ha illustrato il presidente Affatato, si ispira alla dottrina sociale cristiana e, in particolar modo, al principio di sussidiarietà in virtù della quale l’autorità politica deve intervenire solo nei campi in cui la libera iniziativa delle persone e dei gruppi associativi volontari non si rivela efficace.
E l’autorità politica posta in alto e centrale deve intervenire solo dove quella territoriale, più vicina ai destinatari dell’atto, non può intervenire efficacemente.
In Europa, per esempio, si mettono al bando le autovetture a motore termico; dunque l’Unione interviene in area economica di mercato, sostituendosi ai privati che curano da sé i propri interessi, sia nella veste di consumatori, sia nella veste di produttori.
Analogamente si può dire per le direttive europee, che impongono la ristrutturazione degli immobili al fine di raggiungere determinati standard di isolamento termico. Lo scempio del principio di sussidiarietà in ambito europeo, ma anche nazionale, è stato reso possibile in virtù della logica socialcomunista che svaluta il diritto di proprietà privata; quel diritto, che affonda le sue radici nell’ordine naturale della convivenza, come riconosciuto dalla Chiesa.
Ed ancora si legge nella nota come l’autonomia e la libera dinamica delle istituzioni sociali, originarie e preesistenti all’autorità politica, a partire dal nucleo familiare fino alle forme associative volontarie e mutualistiche, costituiscono il nutrimento naturale del tessuto connettivo della società, che lo Stato deve rispettare e salvaguardare a beneficio dell’intera comunità. In senso esattamente opposto, l’autorità politica, in nome di un malinteso laicismo, tende oggi a ridurre gli spazi di libertà e autonomia delle istituzioni sociali, imponendo un dispotico monopolio dell’educazione e dei valori morali, “politicamente corretto”.
Basta pensare alla forzosa sostituzione della genitorialità naturale, di padre e madre, con quella burocratica di genitore 1 e 2. Il diritto dell’uomo, nella visione della Chiesa cattolica, preesiste alla legge dello Stato.
Socialita’, cura delle persone fragili, lavoro e diritti con al centro la persona umana, su questi temi “Libertà e Democrazia” fonderà l’impegno di presenza sui territori con propri rappresentanti, in modo particolare anche nella Tuscia, cosi’ ha concluso l’intervista il presidente e coordinatore del movimento politico, Giancarlo Affatato.